giovedì 22 dicembre 2011

Un documentario sul mondo Asperger

Ho deciso di pubblicare questo video, dove parlano alcuni ragazzi
del gruppo Asperger.

mercoledì 21 dicembre 2011

Il dittatore dello stato libero di Bananas

Il dittatore dello stato libero di Bananas è un film di Wood Allen, l'ho visto che ero più piccolo, ma non l'ho percepito. Dopo ho cominciato a percepirlo rivedendolo nel corso del tempo. Il film è un remake di un altro film precedente, in cui Wood Allen fa una piccola parte "Una spia per caso" diretto da Douglas Mc Grath.
Nel film Allen è un collaudatore industriale insicuro di se. Nella vita combina una seriedi casini come sbattere con la macchina o cascare nel tombino. Va in analisi per parecchio tempo. Wood Allen racconta tutte le sue vicissitudini, da quando era piccolo fino alla crescita. Decide di andare nel Bananas, dopo essere stato lasciato dalla ragazza.Il Bananas è un paese che nella realtà non esiste.
Il film è tutto un susseguirsi di azioni, dalla presa al potere del dittatore, fino a quando lui finisce nei ribelli e non glie ne va mai bene una. Nel film Wood Allen prende in giro Fidel Castro facendo una satira del rivoluzionario.

Avere degli amici


Ci sono i giorni in cui non mi intendo con gli altri, per cui sognerei di trincerarmi in una cosa che mi piace, da mangiare come i cornetti con la panna e il cioccolato. Ma so che fanno male, in tutte le persone sto cominciando a vedere il lato postivo. Prima vedevo il lato negativo, non riuscivo a intendermi e ci rimanevo male, spesso tornavo a casa deluso. Ultimamente ho fatto passi da gigante, con fatica questo grazie a 10 anni di analisi.
La terapia non è la soluzione a tutti i problemi, questo l'ho capito con il tempo. C'èra una canzone molto bella di Roberto Carlos, che tradotta in Italiano si chiamava " Tanti amici ". Il ritornello diceva " io voglio avere un milione di amici, e ben più forte poter cantar ". L'ho sentita spesso in questi ultimi anni. Per non rimanere solo ho accettato tanti compromessi, non sempre sono riuscito nel mantenere stabili le relazioni con gli altri. Ho avuto molte più conoscenze, che amicizie con la a maiuscola.

venerdì 16 dicembre 2011

Un modo per fare un analisi personale.

Perchè molti scrivono un diario?, per comunicare non solo a livello verbale. A me piace scrivere anche per raccontare, le cose elementari. Ad esempio i rapporti con gli altri, sulla chat o per strada quando mi capita di incontrare sia i vecchi compagni di scuola, che i genitori, o anche la mia insegnante delle medie.
Mi rendo conto che il gruppo Asperger a me ha dato molto, facendomi uscire dal mio guscio personale. Talvolta anche con il gruppo Asperger ci sono persone con cui non mi frequento al di fuori del gruppo. Le persone con cui sono riuscito a parlare di più però le ho trovate al di fuori del gruppo Asperger. Non mi piace stare al computer tutto il giorno, se no camminerei con la testa fra le nuvole e non guarderei la strada. Quelli che ci stanno tutto il giorno spesso non guardano la strada, quando attraversano.
Un' altra cosa che mi piace fare è andare a qualsiasi Salone dell' Editoria, dove possono vedere i libri che mi piacciono, non sempre li compro, per via del prezzo e perchè frequentando le biblioteche li posso acquistare gratis. E anche i Dvd.


lunedì 12 dicembre 2011

Le relazioni con gli altri

Prima di iscrivermi al gruppo Asperger davo poca confidenza, specialmente alle persone che mi stavano intorno. Negli ultimi anni nel gruppo, ho trovato persone che hanno voglia di dialogare anche del più e del meno. Non sono una grande fanatico della tecnologia, se no divento una persona che cammina con gli occhi a palla.
In Facebook ho trovato un compagno delle medie, che non vedevo da parecchio e ogni tanto ci incontriamo per strada, ci salutiamo. Per me il mondo virtuale non deve diventare un luogo dove fuggire dalla realtà. Essere amici non significa avere le stesse idee, significa confrontarsi. Per questo io mi sono confrontato, con alcune persone che non abitano a Roma e sono del gruppo Asperger.

domenica 11 dicembre 2011

Il mondo virtuale di Allen

Ne Il dormiglione Woody Allen ha predetto, se pure con ironia il nuovo millennio con i suoi cambiamenti. In questo film Wood Allen viene catapultato in una realtà virtuale. Non capisce come va il mondo, per non farsi prendere dalla polizia si deve mascherare da robot.
Incontra Diane Keaton, che è una nota poetessa di nome Luna. Tra lui e la Keaton hanno una serie di nevrosi finiscono per litigare sul sesso che è il perno. Ad un certo punto c'è come una metamorfosi, lui imita una donna francese, malgrado sia un maschio.

venerdì 9 dicembre 2011

Edipo a New York

Nell'episodio dove ci sono Wood Allen e Mia Farrow, il film ha come protagonista  il complesso di Edipo. Wood Allen è un noto civilista, che non ha ancora  superato il rapporto con la madre. Sognava che era morta e lui guidava. Il film è tutto intrecciato  tra lui che non riesce a liberarsi del complesso
di Edipo e la moglie Mia Farrow, che alla fine lo lascia. Ma tornando al film la scena più bella, è quando lui torna a casa e si vede la madre dietro che gli parla, lui rimane sbigottito. Alla fine del film si innamora della veggente consigliata dal suo psicoanalista, anche se lui non crede alla magia. La madre in qualche modo accetta, e gli fa vedere le foto di quando era piccolo. Ho sempre pensato che l'episodio di Edipo relittto , ha come riferimento la sindrome di Asperger.
Wood Allen è molto pessimista, anche se è di religione ebraica. Nella vita reale si è innamorato della figlia adottiva di Mia Farrow, dato che Mia Farrow risolveva i suoi problemi adottando un bambino senza rendersene conto.

 

mercoledì 7 dicembre 2011

Il film più bello di Verdone

Per me Maledetto il Giorno che ti ho incontrato,è stato il film più bello di Carlo Verdone, dove lui si fa un'autoanalisi personale. Nel corso degli anni l'ho visto più volte.
In quel film Verdone ha introdotto il tema dell'autonalisi. Il film è un susseguirsi di azioni, da quando lui dorme e i genitori gli parlano da morti, a quando lui mette la sveglia accorgendosi che è tardi.
Tornado a Maledetto il giorno che ti ho incontrato, Verdone appena torna a casa viene mollato da Elisabetta Pozzi e si imbottisce di farmaci. Comincia il periodo dell'analisi: nel momento in cui ci va, incontra  Margherita Buy. All' inizio non si parlano, ma dopo è un susseguirsi di azioni negative e positive, fino a quando non va in Cornovaglia a intervistare una persona di colore che Endrix l'ha conosciuto.
Di vero in quel film, a parte le nevrosi con cui Verdone  ha convissuto, governandola, c' è sopratutto l'albergo dove mori Endrix.


martedì 6 dicembre 2011

La mia giornata

Stasera prima di andare al letto mi prendo una camomilla e una valeriana. Da quando lavoro ho cominciato a prendere le camomille e le valeriane. Generalmente sono una persona che dà poca confidenza agli altri, per questo mi sono iscritto al gruppo Asperger nel 2005, in questi cinque anni sono cambiato, e anche nel gruppo alcuni ragazzi sono cresciuti pur avendo una differenza di età rispetto a me. La vita mi ha fatto maturare. Ora riesco anche parlare con il primo che capita quando vado sull'autobus.Ascolto tutte le conversazioni che mi capitano, dal nevrotico a quello che ha voglia di parlare di sé e dei suoi fatti privati. Gli Asperger hanno il vizio di essere monotematici, ossia di avere gli stessi interessi. Io ci sto provando a non avere gli stessi interessi, per non essere monotematico.
Io non sono uno che si annioa, i primi tempi mi annoiavo molto perchè a parte il gruppo Asperger non avevo nessuno. Sono tanti anni che vado in analisi, le prime volte che ci andavo lo raccontavo nella lista Asperger, dopo non l'ho più raccontato. Quando non ero iscritto al gruppo Asperger, non avevo altri gruppi, dato che ho mille interessi, però non riesco ancora ad adattarmi.

lunedì 5 dicembre 2011

Il mio ricordo di un bel film

Ciao! un film che mi ha colpito molto è stato Il grande cocomero di Francesca Archibugi con Sergio Castellitto, Anna Galiena e Laura Betti. Il film è stato girato nel 1993, la sua ambientazione è al Policlinico di Via dei Sabelli, ispirato alla figura di Marco Lombardo Radice. Quando l'ho visto la prima volta, non l'ho capito.
Mi sembrava quasi incomprensibile, ma con il tempo mi è servito molto.
Nel 2005 mi sono iscritto al gruppo Asperger, di quel film ne ho parlato, ed è piaciuto a tutti. Ma nel corso degli anni ha mantenuto una freschezza, perchè era ispirato alla vita di un grande psicologo. Se pure romanzata è ancora attuale.
Ha avuto il coraggio di parlare della necessità di lavorare sul campo sporcandosi le mani. Negli anni '80 erano stati chiusi i manicomi e quindi i cosidetti" matti" rischiavano di stare per strada.
Mi piacerebbe che al Detour si proietasse Il grande cocomero.

Per qualsiasi informazione sul film-
http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=10920.

X Men: una storia fantastica

Sabato sono stato a vedere X Men, al Detour che si trova in Via Urbana.
Non l'avevo mai visto prima, è ambientato in America durante la seconda guerra
mondiale, quando un giovane ragazzo di nome Erik, viene separato dai genitori.Il giovane preso dai tedeschi, si trasforma e riesce a liberarsi.
Per cui è come se si navigasse in un mondo virtuale, non in quello reale.
Avvengono una serie di intrecci tra la realtà e la fantasia, come le ragazze che si trasformano in un altro colore. Non mi ha entusiasmato molto, ma ho potuto navigare nella fantasia, cosa che non faccio mai da quando sono diventato grande.

sabato 3 dicembre 2011

Come sarebbe bello

Come sarebbe bello vedere
poca confusione,  raccontare le favole.
Sarebbe bello non essere isolati dal mondo.
Mi piacerebbe giocare a piedi nudi nel parco.

L'amore

L'amore è una febbre,
l'amore è capirsi,
ma non fregarsi,
l'amore è conoscersi,
non solo sesso.
Basta capirlo entrandoci in contatto.


La donna

La donna è un mistero 
per le sue mani.
A volte è più matura dell'uomo, 
dipende dai momenti.




martedì 4 ottobre 2011

Perchè si legge

Perchè si legge?
Per nascondersi dalla realtà,
per conoscere gli altri,
o per sfuggire dalla realtà
quando non si vuol vedere nessuno.

giovedì 22 settembre 2011

Il tempo

C'è un tempo per pensare,
c'è un tempo per amare,
un tempo per crescere.
Ci sono giorni in cui si pensa.

lunedì 19 settembre 2011

La voglia

A volte mi viene voglia
di dormire,
a volte mi viene voglia
di mangiare,
ma non me rendo conto.
La voglia è un fatto spontaneo,
non si può essere dominati
dalla voglia tutto il giorno.

venerdì 2 settembre 2011

La stanchezza

Stasera sono stanco
e non mi va di vedere nessuno
stasera mi va di chiudermi in un computer.
La sera ci si riposa,
la sera è un momento calmo.
La sera mi fa sentire meglio.
Io non so se sono maturo,
ma se scrivo mi sciolgo.

lunedì 22 agosto 2011

Il dormire

Il dormire mi fa pensare,
quando dormo, vorrei non svegliarmi dal caldo.
Quanto mi piacerebbe dormire senza caldo.


giovedì 16 giugno 2011

Il cinguettio

A volte ascolto il cinguettio
degli uccelli che cinguettano
con un suono dolce.
A volte lo ascolto,
e mi piace.

giovedì 9 giugno 2011

Il sogno

Il sogno lo tengo nel cassetto,
nel sogno mi immagino di essere un aquila.
Io a volte sogno a occhi aperti,
ma mi perdo le cose.
Come persona sogno
di essere diverso da quello che sono .

La mattina

La mattina è bella
con tutti suoi chiarori.
La mattina
basta saperla prendere.
La mattina mi piace,
è fatta di tante cose,
anche di quelle brutte.
La mattina,
basta saperla sentire.

martedì 7 giugno 2011

L'amicizia

L'amicizia è un occasione
se uno la sa trovare,
l'amicizia è una conquista,
ma è anche complicata.
L'amicizia dà gioie e dolori,
se la sai cogliere.

Il caldo

Detesto il caldo
perchè non mi piace.
Il caldo è una noia che cammina,
cammina.
Il caldo è una scocciatura.
Ah come sarebbe
bello stare senza caldo.

mercoledì 18 maggio 2011

Il camminare

Quando cammino sono me stesso,
penso e a volte mi scordo le cose.
Quando cammino
non so a cosa penso.
A volte la mattina mi
scordo di guardarmi allo specchio.
Nessuno è perfetto.

giovedì 7 aprile 2011

I tre quarti

Tre quarti sono un sacco di cose,
tre quarti è un viaggio nella memoria,
è la fantasia che non ho,
sono tante cose vere,
sono l'amore che nutro.
Io nella fantasia vorrei essere diviso a metà,
ma la metà è difficile trovarla.

giovedì 3 marzo 2011

Vallanzasca: Gli angeli del Male

L'ultimo film che ho visto è stato
Vallanzasca: Gli angeli del Male,
diretto da Michele Placido, interpretato da Kim Rossi Stuart e sceneggiato da entrambi.
Ci sono andato con due amici del Gruppo Asperger, Simona e Pietro.
A me è piaciuto perchè è una storia vera, ambientata negli anni '70. Il protagonista è proprio lui, Renato Vallanzasca, che ha due lati: quello cattivo e quello buono. Non proveniva da una famiglia disagiata, ma, come dice il Vallanzasca del film: "c'è chi nasce per fare l'operaio, io sono nato per fare il ladro".
Ovviamente i protagonisti sono romanzati, tuttavia è interessante vedere come il protagonista, che viene arrestato più volte e evade altrettante volte, si trasformi progressivamente in una belva. Gli altri protagonisti del film sono la stampa e le donne che hanno fatto di Vallanzasca il "bel Renè" che nel carcere si vede arrivare lettere di tante ammiratrici.
Dopo la visione, ho discusso del film con i due miei amici: a Simona non sono piaciute alcune parti ritenute troppo violente. Credo che forse molte donne siano più sensibili alla visione di un certo tipo di violenza. Io credo invece, che la rappresentazione che Placido fa della violenza sia appropriata per descrivere (l'esaltato) Vallanzasca e il mondo in cui il "bel Renè" viveva.
Il film finisce con l'ultima evasione di Vallanzasca e, alla fine degli anni '80, il suo nuovo e definitivo arresto. Come ha detto il vero Vallanzasca in varie interviste, egli non ha più provato ad evadere perchè riteneva che il mondo della malavita fosse ormai cambiato e non gli appartenesse più.
In conclusione il film mi è piaciuto per la interessante rappresentazione della Milano degli anni '80 e in generale perchè dà la possibilità di rileggere alcune delle pagine della Storia del nostro Paese.

sabato 1 gennaio 2011

La bellezza del somaro

Due giorni prima del del nuovo anno, con Pietro vice presidente del gruppo Asperger e altri due iscritti, dovevo andare a vedere un film che si chiamava The Social Network, al Madison che si trova dalle parti diel quartiere Garbatella a Roma.
Ho fatto il biglietto quello giusto, ma ho sbagliato sala e ho visto un altro film che si chiamava La bellezza del somaro, tratto da un romanzo di Margaret Mazzantini, con Sergio Castellito, Laura Morante e Enzo Iannacci, Gian Felice Imparato. Confesso di non aver letto il romanzo, ma il film mi è piaciuto perchè parla di una famiglia in crisi. Una piscologa Laura Morante molto nervosa e che non sta bene con se stessa, nel lavoro combina un sacco di pasticci. Mentre Castellitto è un padre che non riesce a capire le nuove generazioni, è deluso dalla rivoluzione mancata.
Questi genitori hanno una figlia, che nel film si innamora platonicamente di una persona anziana che è Enzo Iannacci. Interpreta il ruolo dell'uomo che ha vissuto sapendo capire le nuove generazioni. Laura Morante alla fine ne rimane "attratta", ma non se "innamora". Alla fine del film Iannacci se ne va dalla famiglia, mentre cammina per strada incontra una ragazza e va via con lei correndo, dopo aver mangiato un dolce.