mercoledì 18 marzo 2020

POESIE ( Eugenio Montale).

Oh allora sballottati come l’osso di seppia
dalle ondate svanire a poco a poco; diventare un albero rugoso
o una pietra levigata dal mare; nei colori fondersi
dei tramonti; sparir carne per spicciare sorgente ebbra
di sole, dal sole divorata
da Riviere – Ossi di seppia
Eugenio Montale



Felicità raggiunta,
si cammina per te su fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s’incrina
e dunque non ti tocchi chi più t’ama
da Ossi di seppia

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