Elogio della leggerezza
E forse la sola cosa che ci resta è
la leggerezza, quella leggera brezza, che ci snoda e ricalca, così
senza pressione, le linee di tenerezza e
impudore, il cornicione su cui camminiamo per allontanare dai piedi il
disinganno d'ogni timore, in un panbiscotto che ci renda diversi,
forse migliori, e se ti siedi, scegli pure la sponda, in questo fiume
che non trattiene e non scorda, non si ritiene e raccorda il suo andare
al bisogno di vita nel cuore, alle alterne pendenze del quotidiano
umore, e lo so che vorresti prendere tutto e partire, per non so dove,
uno dei tanti altri ove, ove essere quello che manca, il resto d'una
incomprensione poi compresa, ora accesa, e diffusa in tutta l'aria, a
colpi di vento e brezza, ché l'unica cosa di peso, in cui valiamo la
pena, sta nella leggerezza.
ps ho deciso di dedicare questa poesia a un amico
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento