sabato 17 maggio 2008

POESIE PER PARLARE CON LA GENTE

LE STELLE

Le stelle le vedo,
le stelle, le guardo.
Come le sento camminare le stelle, quando dormo.
Poi quando mi sveglio, tutto mi sembra normale.
Ah' le stelle, quando le penso la sera, prima di mangiare,
prima di andare al letto, quando cammino le osservo sempre,
come una seconda madre.
Stelle, Stelle, dove siete, io vi sto cercando.

IL PRATO

Dentro di me c'è un prato verde,
dentro di me ci sono le speranze, per un domani.
Dentro di me, c'è qualcuno che mi aspetta ma non so chi.
Il prato, il prato vorrei che non lo sporcassero mai
i rifiuti della società.

I QUADRI

I quadri li vedo.
Mi accorgo, che c'è una parte di me che si lascia trasportare dai quadri.
I quadri, sono belli perchè c'è la mano che li dipinge.
Nella vita non avevo mai visto i quadri,
quanti pittori dipingono, o per diletto
o per amore verso se stessi.
I paesaggi, mi fanno stare con la fantasia in un mondo che non c'è più.
Il quadro mi manca nella fantasia, con i suoi difetti.

OMAGGIO A SERGIO ZAVOLI

Cadono le foglie,
Cade tutto, cade un mondo che non esiste.
Cadono i miei pensieri, perchè li ho finiti e mi sento svuotato.
Quando cammino, vedo tante persone, immersi nei pensieri.
Basta chiudere gli occhi, mi ritorna tutto in mente.

LE ROSE

Le rose, sono importanti.
Le rose, le rose'.
Le rose, le Rose.
Le rose, sono una seconda madre, e una seconda donna d'amare.
I petali, sono tutto i capelli d'amare.
Queste sono le rose, viste in un quadro e nella vita.

CANTO

Il canto è dolce, il canto
se lo sai ascoltare, ti lasci trasportare
da chi canta uomo o donna.
Il canto, è dolce come un flauto antico
Lo sento dentro di me, nelle radio, o pure per dvd.

martedì 13 maggio 2008

Un altro cantante che dovete ascoltare



Vi segnalo un cantante spagnolo che mi piace molto, Joan Manuel Serrat.In italia non è molto conosciuto, tranne per "Burgiardo incosciente" tradotta da Paolo Limiti, e per "Semafori Rossi", il disco con cui Gino Paoli riprese a cantare una sua canzone famosa Meditterraneo.
Vi ricordo il sito, http://www.jmserrat.com
Buona visione

venerdì 9 maggio 2008

Un cantante che mi piace



Ora voglio segnalarvi un cantante napoletano che mi piace
Enzo Grananiello. Vi segnalo il suo sito www.enzogrananiello.it.
Ditemi se vi piace, lo seguo da quando ero piccolo. Lui ha cominciato a scrivere prima per Murolo e Mia Martini, poi per Celentano come autore in italiano.
Mentre per Andrea Bocelli e Dulces Pontes, ha scritto "Il Mare e tu".
La canzone "Donna", è vecchia, però ancora attuale per il tema della violenza che hanno subito le donne nel passato. Ditemi se vi piace, buon ascolto...

mercoledì 7 maggio 2008

Una vecchia lettera ad un' amica del gruppo

Premetto che ho voluto pubblicare questa lettera di qualche tempo fa, per cercare di far aprire di più le madri che hanno i figli, che non vogliono uscire da qualsiasi disabilità grave. Questa madre aveva infattti una figlia piccola con molti problemi.Visto che nella società di oggi dominano solo i media che trasmettono programmi, dove le persone che hanno un figlio disabile grave, vanno li solo e soltano per attirare l'attenzione del pubblico a casa.

Ciao Patrizia,
sono Marco Brancia scrivo da Roma, la tua storia mi ha colpito molto tu hai
una figlia che va ancora a scuola, io ho 28 anni e sono in cerca di lavoro, come
del resto tutti i giovani della mia età che non lavorano.Per certi aspetti mi rispecchio molto, da piccolo avevo gli stessi problemi di tua figlia. Se non ne fossi uscito, sarei stato considerato "autistico", essere autistici secondo me non è un male, sono persone sensibili che capiscono di più gli altri dall'interno.
Io ci sto provando, la società in questi ultimi anni mi giudica "normale",io non lo ancora capito che cosa significa essere normale, fare le cose quotidiane, alzarsi andare al bagno e non avere problemi. Io per esempio,lo dico, non sono riuscito ad essere una persona socievole, proprio, perchè mi porto dietro questo bagaglio di difficoltà che avevo quando avevo l'età di tua figlia.Vado anche io in analisi e parlo di questi problemi.
Mi mette ansia parlare veramente di me in pubblico, specialmente ricordare i
momenti brutti. Però ci sono riuscito a superarli.Io ho fatto la visita per avere l'aggravamento d'invalidità alla clinica Sant'Alessandro, che si trova a Roma. Sono stato seguito da diverse dottoresse, mi ricordo una domanda che mi fecero, una mi è rimasta impressa "hai avuto una ragazza"?, li sono rimasto di sasso, ho risposto di no, mi ha chiesto se volevo averla, io gli ho risposto si.Però questa esperienza, mi è servita ad essere almeno più sicuro di me, non che prima non lo fossi. Mi ha fatto piacere conoscerti via email, io ho provato piacere a parlare
con te.
Ciao Patrizia
Marco

lunedì 5 maggio 2008

Riflessione sulla disabilità

LA DISABILITA'

La disabilità, è una condizione di vita.
Si può essere disabili in vari modi,
o motori oppure fisici.
Può anche dire essere rifiutato dai coetanei
perchè i tuoi capelli sono lunghi.
Figuriamoci come si sente un ragazzo che ha 18 anni.

sabato 3 maggio 2008

Diario personale

Caro Diario,
è da parecchio tempo che sono socio del gruppo Asperger.Prima di iscrivermi a questa associazione di volontariato, frequentavo il Ponte, un associazione che anche'ssa di occupa di disabili.Ho anche partecipato alle loro attività, qualche volta sono uscito con gli altri ragazzi, tuttavia vedevo molti "casi gravi" in cui non mi rivedevo molto, infatti non conoscevo ancora la Sindrome di Asperger. Alcuni di questi ragazzi dal punto di vista lavorativo hanno avuto "fortuna", seppur disabili.
Ad esempio alcuni non sapevano leggere, altri non sapevano neanche contare il soldi.
Però immagino che sul posto di lavoro, si siano trovati bene.Dopo un pò me ne sono andato, perchè non riuscivo ad adattarmi.Rispetto a loro, ho qualche vantaggio in più, mi so muovere nei posti pubblici da solo, nei momenti difficili, non mi faccio prendere dalle ansie.
La mia vera disabilità, è il non riuscirmi ad adattare in un posto, il non saper capire, e quindi avere, rapporti personali, però spesso, anche se con un pò di fatica, riesco ad integrarmi e stare bene.
Ora, dopo tanti anni, forse perchè sto crescendo, riesco a guardare anche negli occhi le persone, però se qualcuno cerca di entrare in contatto con me io ho qualche difficoltà.
Sono appassionato di teatro. Mi piace molto andare a vedere ogni genere teatrale, dalla commedia ai drammi. Non credo però, come qualcuno mi ha consigliato, che un corso di teatro mi aiuterebbe nei rapporti con le persone.
Secondo me per parlare bene, non ho bisogno di un corso di teatro..
La cosa che mi piacerebbe fare, è ricominciare a suonare la chitarra. Da piccolo l'ho praticata, poi l'ho abbandonata.Ormai da tre anni sono consapevole della malattia e sono diventato socio del gruppo Asperger. E' bello perchè posso entrare in contatto con molti ragazzi come me, però, parlando dei lati negativi, le persone non le conosco tutte fino in fondo, perchè comunico attarverso la mailing list.
Del gruppo Asperger, ho conosciuto una persona che abita in Sardegna, ed è una madre di famiglia, gli ho anche parlato del libro. Mi ha detto che lo farà leggere ai suoi figli (di cui uno asperger) quando saranno grandi.
Mi fa piacere perchè almeno sono stato utile, poi con questa persona ho parlato di altre cose, di pittura soprattutto, dato che lei ama dipingere, ma anche leggere.
Anche a questa socia, ho spiegato che il problema degli asperger è che comunicando tra loro quasi solo attraverso il computer non riescono a conoscere fino in fondo le persone.
All'interno del Gruppo Asperger ho conosciuto anche un'altra persona. Un ragazzo molto simpatico, che però aveva molte paure. Secondo me alcune di queste per colpa dei genitori che lo avevano sempre tenuto chiuso in casa.
Sicuramente, comunque, la cosa migliore di poter parlare con delle persone, disabili o meno, per e-mail o dal vivo, è la possibilità di scambiare delle idee.
Ovviamente la cosa che a a molti di noi disabili in generale, rimane difficile, è trovare lavoro. Per quanto mi riguarda, dopo aver lavorato per un pò di tempo in una pizzeria, ho fatto dei tirocini nella pubblica Amministrazione. Devo dire che sono stati positivi, ma hanno anche avuto parecchi lati negativi, perchè non avendo garantita l'assunzione si può facilmente essere mandati a casa. Dopo due anni di tirocinio al Ministero di grazia e Giustizia, infatti, mi mandarono via. Ora è qualche mese che ho iniziato un nuovo tirocinio al Ministero dei Beni Culturali. Speriamo che almeno questa volta risolvano il problema dei giovani con disabilità lievi, altrimenti dovrò ricominciare da capo!!

venerdì 2 maggio 2008

ALCUNE MIE POESIE

Queste poesie, le ho scritte quest' estate,
per varie ragioni.Prima ero un lettore assiduo di poesie,
adesso leggo altre cose
con più calma.

LE ANATRE

Amo le anatre perché starnazzano.

Amo le galline perché fanno le uova.

Ma gli uomini spesso fanno gesti peggiori degli

animali.

FARSI ACCETTARE


E’difficile farsi accettare se non si hanno tutte le qualità.

E’ difficile farsi accettare se non sei un personaggio noto.

L’accettazione da parte di una persona gli deve venire spontanea.


PARLARE


Quando parlo cerco di dire quello che penso.

Quando parlo, mi escono dalla bocca

parole che non dico mai.

Per questo mi esprimo scrivendo.


ALLE MADRI


Ho scoperto che ci sono persone che stanno peggio.

Quando ascolto le madri che hanno avuto difficoltà cerco

di percepire il loro dolore.

Alle madri gli dico di andare avanti per non arrendersi.


TUTTO

Tutto è bello,

tutto mi fa paura.

Tutto mi attrae perché ho curiosità.


L’ ESTATE

L’estate arriva quando non te ne accorgi.

L’estate è una nevrosi,

per questo non la amo.



IL COMPUTER


Il computer per me è diventato un mezzo

per parlare fino in fondo con gli altri.

Con il computer, mi trovo a “mio agio”,

dato che non guardo in faccia le persone.

Il computer è diventato una parte della mia vita,

con il computer guardo dagli indirizzi delle biblioteche,

fino agli orari del giorno.

Insomma la vita è diventata tutta un computer.



LA PERSONA


Ho ascoltato tante persone,

quando uscivo per portare il cane,

mi fermavo e osservavo.

Osservavo i loro passi, nelle donne osservavo

il loro portamento.

Ho ascoltato tante persone che mi chiedevano di me,

che avevano letto il mio libro “non avevo le parole”,

scritto con mio padre.

Mi sono chiesto avranno avuto problemi anche loro con i figli’.

A volte le parole sono fragili.

Si esprimono in modo diverso le persone.

Il bambino piange, l’adolescente sogna,

L’adulto scrive.


RIDERE


Rido dentro di me,

quando sono giù, o vedo uno spettacolo che mi piace,

anche nei momenti difficili, rido.


I GIORNALISTI


Ci sono stati otto giornalisti, che sono morti contro la mafia in Sicilia ,

che non hanno saputo ridere, perché non hanno avuto il tempo.

Nel mondo politico è difficile ridere, anzi c’è da spegnere la tv,

perché c’è molto male dentro, lo dobbiamo combattere tutti.


CAMMINO


Cammino per strada come un pazzo,

cammino e acciacco il letame degli animali.

Altre volte senza guardare, mi accorgo di aver

dimenticato il cellulare.

Ah, è dura la vita senza cellulare, mi accorgo che non posso farne a meno.

giovedì 1 maggio 2008