martedì 28 aprile 2009

UNA LETTERA SUL NOSTRO RAPPORTO CON LA MADRE

Ho deciso di pubblicare nel mio blog, la risposta della Dottoressa F.C ad una mia lettera, che parla del rapporto in generale con le madri.

Ciao Marco,
diverse persone con la sindrome di Asperger che ho conosciuto sono molto legate alla loro madre non so spiegare perchè in maniera "scientifica"
ti dico quello che penso: spesso vedo che i miei bambini che hanno un comportamento "dello spettro autistico" vengono capiti soprattutto dalla loro mamma. Generalmente, questi bambini preferiscono rivolgersi agli adulti rispetto che agli altri bambini: anche se i bambini li attirano, non riescono a capirli e i bambini non capiscono loro
Per le persone con Asperger, gli adulti sono più comprensibili, comprensivi, affidabili, anche se, da piccoli, i coetanei possono attirarli di più.
Fra gli adulti, la mamma è sicuramente la persone che comprende di più, proprio nel senso che riesce a capire i bisogni del figlio con sindrome di asperger, ed inoltre è la persona che senti che ti ama senza condizionare questo amore alle tue capacità.
Diverse persone con Sindrome di Asperger sviluppano una forte gelosia nei confronti dei fratelli, ed alcuni hanno una terribile paura di perdere i propri genitori.
Credo che con il raggiungimento di una maggiore autonomia si possa mantenere l'amore verso la madre, senza essere attaccati a lei in maniera esclusiva e ossessiva.
Generalmente, le persone adulte si staccano in adolescenza dai genitori, per rivolgere il proprio amore a nuove persone, in cui a volte cercano alcune caratteristiche dei propri genitori, a volte invece cercano proprio caratteristiche opposte. A volte ci si innamora di qualcuno che non ha molto a che vedere con i propri genitori! Comunque vada, quando ci si forma una propria famiglia, generalmente ci si sente più autonomi da quella di origine, ma ti assicuro che non è facile per nessuno (nè formare una nuova famiglia, nè diventare davvero autonomi!).
Certo, anche il compito delle mamme è difficile! Devono (e sottolineo DEVONO) proteggere i figli, ma hanno il compito paradossale di allevarli per renderli degli individui autonomi... da loro! Ma se una madre non fa più la "mamma", a cosa serve? quindi, il lavoro di mamma è un mestieraccio, te lo assicuro, e noi mamme abbiamo paura del "distacco" quanto e forse più dei nostri figli...
Ma bisogna farcela!
Perchè? perchè la vita funziona così. Vivere in maniera indipendente non è poi così male, e non significa non amare più la madre.
Su come avviene questo processo, però... beh, avrei bisogno di parlarne personalmente con te, sennò resto qui a scrivere fino a domani!
a presto, Marco

mercoledì 8 aprile 2009

Pubblicità al Cineclub Detour:


Desidero fare la pubblicità, al Cineclub Detour di Romache rischi la chiusura, è un cinema che proietta film per tutti. Anche per tutte le varie, forme di disabilità dal non vedente in poi.Io ci vado, perchè sono socio del gruppo asperger di Roma.

Per informazioni:
www.cinedetour.it

Riflessione sul fim "The Others"., al Cineclub Detour

Ieri,sono andato al Detour, a vedere "The Others".Un film che parlava di una madre, che aveva paura di perdere i propri figli. Alla fine del del film, c'è stato il dibattito, i primi tempi non partecipavo mai,poi da quando ho presentato il film di Moretti "Caro Diario", ho scoperto che parlare in pubblico è bello.
Al dibattito sul film mi ci sono inserito parlando delle mie paure,dicendo quello che mi fa più paura. Ad una cosa mi è servito il Cineforum, ho capito che le persone , se sono tante, non ni mi fanno paura, posso ascoltare le loro paure che possono essere diverse dalle mie.All'inizio, non ci volevo venire al Cineforum, ero scettico non rimanevo ai dibattiti. Ultimamente ci sto rimanendo. Un amico, anche egli è iscritto all' associazione Asperger, ma non viene al Cineforum per paura di incontrare un numero superiore di persone.

lunedì 6 aprile 2009

Lettera sulla vita e gli Asperger


Ho deciso di pubblicare per intero la risposta, ad una mia lettera dove parlo, in generale dei ragazzi asperger, di una persona che ne studia da vicino, i comportamenti. " ...E' difficile per me spiegare perchè la sindrome di asperger non è esattamente una forma di disabilità, ma un modo di essere. Trovo che la società pretenda molto da noi tutti (anche da noi neurotipici!) e che non ci sia sufficiente tolleranza rispetto alle diversità (rispetto a tutte le diversità). Certamente ci sono delle diversità che io non preferisco. E non so perchè, le persone con la Sindrome di Asperger mi piacciono, da un punto di vista umano. Le trovo fondamentalmente oneste. E se una persona non parla, non mi fa paura il silenzio. Credo che in generale si dovrebbe essere più tolleranti, ma credo anche che le persone con la sindrome di asperger debbano comunque darsi da fare per "migliorare". Non per aderire agli standard "imposti" dalla società (come la produttività, il successo, la ricchezza, l'immagine...) ma per vivere più serenamente e felicemente. Tu ti sei dato tanto da fare, e, a quello che so di te, sei anche molto cambiato. Spero che oggi tu sia soddisfatto di te.
A quello che so io, quando una persona è soddisfatta di se (insomma, sa di valere qualcosa!), e ha desiderio di stringere una relazione con una ragazza, ma non va in giro a proporsi a tutte quelle che incontra... beh, quello è proprio il momento in cui... incontra una ragazza!
certo, essere dei poeti non basta! bisogna un po' "saperci fare"! Ma questa ultima cosa si impara! puoi leggere dei libri sull'argomento. Non bastano, ma sono un buon inizio.puoi confrontarti con altre persone! Mi piacerebbe fare un gruppo con persone adulte con Asperger e parlare di queste tematiche! un po' bisogna anche esercitarsi...) (quindi: non bisogna deludersi al primo "NO"!)
comunque, devi sapere che alcune ragazze amano i chiacchieroni e i "pagliacci" (quelli che si mettono molto in mostra!) altre ragazze amano i silenziosi, un po' misteriosi e romatici. Il mondo, fortunatamente, è vario.

mercoledì 1 aprile 2009

Riflessioni sul film " Caro Diario" al Cineclub DETOUR

Ieri sono andato a vedere al Cineforum a Roma, "Caro Diario", un vecchio film di Nanni Moretti. Da quando sono socio Asperger, mi sono iscritto a questo cineforum all'inizio ero un'pò scettico perchè non volevo ascoltare gli altri.
Poi mi sono dovuto ricredere quando si è trattato di scegliere il film, di Nanni Moretti, ne avrei potuti scegliere di altri, ma il responsabile
del Cineforum, mi ha detto che "Aprile, Palombella Rossa, Ecce Bombo, Bianca", sono flm non adatti a quel tipo di pubblico di ragazzi Asperger.
Il bello di ieri è stato, che ho dovuto presiedere il dibattito, dicendo che Nanni Moretti rappresenta l'emblema dell'uomo nevrotico che non sa ascoltare gli altri.
Il responsabile del Cineforum raccontò che l'aveva visto negli anni novanta, quanto ancora Veltroni non era sindaco di Roma, rimase stupido, quando lo vide da vicino, è un uomo che si fa le domande da solo. Nel dibbattito di ieri c'era la dottoressa Flavia Caretto, psicologa clinica, che ha visto il film, mi è piaciuto come l'ha analizzato facendo riferimento ai ragazzi che hanno la sindrome di Asperger. Al dibattito non mi sono impappinato, spiegando le ragioni personali per cui ho scelto "Caro Diario", parlando ho aggiunto una battuta che sta in "Aprile", "ho un rapporto con la realtà un'pò strano mi avvicino e mi allontano".
Come socio Asperger, anche io non sono d'accordo in generale con la maggioranza delle persone, sarò sempre d'accordo con una minoranza che la pensa diversamente da me. La parte drammatica del film è quando lui si opera di tumore alle ghiandole e dice una cosa vera, i medici non sanno ascoltare i pazienti, poi capisce che il prurito è anche un fatto psicologico.
Per il futuro mi piacerebbe, che il gruppo Asperger a Roma, diventasse un punto di incontro per tutti quei ragazzi delusi dal mondo politico e che non hanno altri spazi.